Arancini o arancine? La storia del piatto siciliano per eccellenza!
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Cari buongustai, se vi dico Sicilia cosa vi viene in mente? Gli arancini naturalmente!
Sì, il piatto preferito di Montalbano oggi è lo street food siciliano per eccellenza, famoso ormai in tutta Italia
Gli arancini di riso, inseriti nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (PAT) del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, sono palle di riso di 8-10 cm di diametro, impanate, fritte e farcite.
Le varietà di arancini
Il contenuto dei golosi arancini può variare, i più famosi sono gli arancini al ragù, al burro, con aggiunta di mozzarella e prosciutto, e agli spinaci.
A Catania si trova anche l'arancino "alla norma", cioè con le melanzane, e quello al pistacchio di Bronte. Esistono poi tante varianti a seconda dei gusti, fino ad arrivare anche alla versione dolce con cacao, zucchero, crema di gianduia e amarena.
In particolare a Palermo il 13 dicembre Santa Lucia, giorno in cui secondo la tradizione non si deve mangiare farina, si festeggia mangiando arancini di ogni forma, dimensione e farcitura!
Arancini o arancine?
Se la bontà degli arancini è indiscutibile, controverso invece è il nome. C'è chi chiama le gustose palle di riso "arancini" e chi "arancine".
A cercare di fare ordine ci ha provato lo scrittore e giornalista palermitano Gaetano Basile secondo il quale, visto che il nome della pietanza deriva dall'arancia, l'etimologia corretta sarebbe al femminile e quindi "arancina".
Se però si fa riferimento al dialetto siciliano allora arancia si dice "aranciu", quindi, come sottolineò Giuseppe Biundi nel dizionario siciliano-italiano, la parola si declina al maschile e dunque di conseguenza l'etimologia giusta sarebbe "arancino"
La disputa sul nome continua da secoli, oggi in generale nella Sicilia occidentale la specialità viene chiamata "arancina" ed ha una forma rotondeggiante, mentre in quella orientale viene chiamata "arancino" ed è rotonda o a punta, forma ispirata dalla figura dell'Etna.
L'origine degli arancini
Fra le tante teorie sull'origine degli arancini siciliani la più accreditata è quella che li fa derivare dagli arabi.
Sembra infatti che fra l'800 ed il 1100, durante la dominazione saracena della Sicilia, nacque l'usanza di preparare durante in banchetti un vassoio di riso condito con carne, verdure e zafferano.
Così la prima versione dell'arancino non era altro che un timballo di riso senza pomodoro, che ai tempi non era ancora stato importato dalle Americhe, che si mangiava riempendo il palmo della mano.
Ma dal timballo come si è passati alla palla croccante? Il merito è stato di Federico II di Svevia che, attorno al 1200, era talmente goloso del timballo di riso da non rinunciarci nemmeno durante le battute di caccia.
Così, per rendere il piatto più trasportabile, si decise di impanarlo e friggerlo per poterlo gustare comodamente anche in viaggio.
di Francesca Barzanti, pubblicato il 01/02/2018