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Fonduta: la prelibatezza al formaggio che arriva dalla Svizzera

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Fonduta: la prelibatezza al formaggio che arriva dalla Svizzera

Cari golosi, qual è il modo migliore per condividere una deliziosa cena con gli amici? Godersi una bella fonduta svizzera!

Sì, perché la fonduta, chiamata anche "fondue", è una vera prelibatezza a base di un formaggio a pasta dura che si gusta fuso direttamente dal "caquelon", cioè una pentola di ghisa, porcellana o terracotta che viene appoggiata sul "réchaud" metallico contenente un fornellino ad alcol.

Il "caquelon" viene messo al centro della tavola e ogni commensale ha una propria forchettina, che assomiglia molto ad uno spiedo, con cui prende il pane o un pezzo di patata e lo intinge nel formaggio fuso contenuto all'interno della pentola, quindi con un movimento a "otto" lega i due ingredienti e ne gusta il sapore.

Il tutto in un vero e proprio rito di convivialità che è un must per passare le fredde serate invernali assieme agli amici.


I formaggi

La vera fonduta è nata in Svizzera, dove è uno dei piatti nazionali, ma successivamente si è diffuso anche in Valle d'Aosta, Piemonte e Savoia Francese.

A seconda del tipo di fonduta si usano formaggi diversi, ad esempio: la Fondue Vaudoise contiene solamente Gruyère, la Fondue moitié-moitié,Gruyère e vacherin fribourgeois, la Fondue fribourgeoise, contiene solo il vacherin fribourgeois, la Fondue épicée, Gruyère, peperone e peperoncino e la Fondue aux champignons, Gruyère, vacherin fribourgeois e funghi.

In Francia invece potete gustare la Fondue savoyarde, con beaufort, comté e emmentaler, la Fondue jurassienne, con comté stagionato e la Fondue normande, con camembert, pont-l'évêque, livarot, panna, latte, Calvados e scalogno.

In Italia da provare sono la Fonduta Piemontese e la gustosa Fonduta Valdostana, con fontina, latte, tuorlo d'uova e burro. Se volete mettervi alla prova preparate la nostra ricetta!


Le origini della fonduta

Così mentre voi mettete in ammollo la fontina, io vi racconto le origini del goloso piatto svizzero.

La leggenda narra che nel XVI secolo nacque la vera antenata della fonduta, la "zuppa di Kappel", per sedare un conflitto storico.

A Kappel infatti, cittadina Svizzera vicino a Zurigo, si incontrarono le fazioni in lotta dei cattolici provenienti dalle montagne della Svizzera centrale e dei protestanti provenienti da Zurigo.

I due schieramenti arrivarono però così stremati ed affamati che decisero addirittura di concedersi una tregua, mettere assieme il latte dei cattolici e il pane dei protestanti, e preparare una zuppa semplice e nutriente che ancora oggi viene chiamata la "Zuppa di Kappel".

Dal punto di vista storico pare che molti secoli fa i contadini svizzeri usassero fondere il formaggio assieme a quello che avevano in casa, per creare un piatto povero da mangiare col pane raffermo.

La prima notizia scritta, e dunque certa, che riguarda la fonduta comparve però solo nel 1825, quando il politico francese Anthelme Brillat-Savarin incluse il piatto nel suo libro "Physiologie du Goût".

Successivamente la fonduta comparve nel 1854 nel libro "Trattato di cucina" di Giovanni Vialardi, cuoco di Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II di Savoia, e nel famoso volume del 1981 "La Scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene" del nostro Pellegrino Artusi.


di Francesca Barzanti, pubblicato il 02/11/2018


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