Il 30 maggio a Livorno torna "il Gusto dell'Arte" con una giornata di mare, arte e tavola
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A Livorno il mare è l'orizzonte, è l'odore salmastro, è il menu di pesce, è l'oggetto che le onde riportano a terra… a volte questi legni e oggetti restituiti diventano arte, come gli ingredienti più disparati diventano un piatto armonico sotto le mani sapienti del cuoco.
Per il ciclo il Gusto dell'Arte (l'Arte del Gusto), Vetrina Toscana, Confesercenti e Museo di Storia Naturale del Mediterraneo propongono una giornata molto livornese con il mare dappertutto.
Ci vogliono menti curiose per immaginare Moby Dick nella Sala del Mare al Museo di Storia Naturale del Mediterraneo accanto agli scheletri di enormi cetacei, per godersi il pranzo verace di pesce sotto i platani, nel parco di una villa del '700, per capire l'amore per il mare che dà nuova vita agli oggetti ri-fiutati di tre artisti livornesi.
E per finire, tutti alla Coppa Risi'atori, una delle storiche gare remiere di Livorno e alla festa del quartiere Borgo Cappuccini in Piazza Mazzini.
Momento clou della giornata la visita alla mostra: "L'oggetto ri-fiutato. Tre artisti livornesi a confronto tra riuso e postmodernismo". L'esposizione è una "collettiva" dedicata a tre artisti: Beppe Chiesa, Paolo Marzullo e Stefano Pilato, che hanno deciso di affrontare un percorso, ciascuno con il proprio stile, partendo dal tema comune degli oggetti di scarto.
Legni spiaggiati, ingranaggi meccanici usurati, plastiche e spaghi vengono rielaborati, "fiutati" dall'artista e tornano a nuova vita trasformati ad arte, a volte con ironia, a volte con realismo, sempre con sorprendente poesia.
di Francesca Barzanti, pubblicato il 29/05/2015