Storia della cucina: ecco cosa si mangiava nel Medioevo
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Cari buongustai, vi siete mai chiesti cosa e come si mangiava nel Medioevo? Sì, perché la cucina di oggi è fortemente influenzata dal nostro passato, e così scoprire le tradizioni gastronomiche di un tempo ci porta ancora di più a capire quelle odierne.
Nel Medioevo, circa 1000 anni fa, si assistette alla decadenza dell'Impero Romano ed all'arrivo dei Barbari: un fenomeno che influenzò tutta la cultura del tempo, inclusa l'alimentazione.
Il banchetto medievale
Nel Medioevo alla tradizione greco-romana subentrò quella celtica e germanica, dai banchetti dove si mangiava sdraiati e si consumavano cibi di facile digestione come bolliti, carni macinate e zuppe, si passò invece a mangiare eretti, seduti sugli sgabelli, piatti molto più grezzi.
Le posate venivano usate solo per tagliare il cibo, per il resto si mangiava con le mani da piatti commestibili fatti con il pane. Si beveva da bicchieri comuni in terracotta o vetro e, fra una portata e l'altra, ci si puliva le mani bagnandole in delle scodelle d'acqua.
La carne
Sulle tavole dei nobili il cibo che andava per la maggiore era la carne: simbolo di forza e potenza. La più diffusa era quella di maiale, che veniva allevato e tenuto come riserva durante l'inverno, assieme alla selvaggina costituita da cervi e caprioli. Non mancavano poi anche il pollo e i suoi derivati.
Di solito la carne veniva cotta arrosto e abbinata a spezie ed aromi, che avevano la funzione di attutire il gusto e l'odore del cibo che non veniva conservato in freezer come oggi.
Gli altri alimenti
I meno abbienti consumavano prevalentemente minestre di cereali, legumi, e pane: un alimento che divenne la base dell'alimentazione dei ceti popolari a tal punto, che il resto del pasto era visto come accompagnamento del pane, da qui il termine "companatico".
Molto diffusi erano anche l'avena, l'orzo, il farro e il miglio, la verdura e la borragine, una pianta di fiori azzurri simile agli spinaci.
Il pesce, al contrario di oggi, era considerato un alimento povero e si continuava ad usare il "garum": una salsa a base di pesce salato con cui si condivano i piatti.
Il latte era considerato un alimento per bambini e barbari e quindi non veniva mai bevuto, al contrario i formaggi erano molto utilizzati: basti pensare che proprio i monasteri dell'epoca medievale crearono il parmigiano, il brie e la mozzarella.
Le bevande
Le bevande più diffuse erano il sidro, portato dai barbari, la birra e il vino, soprattutto nelle famiglie contadine che avevano terreni collinari dove coltivare i vigneti.
Le bevande alcoliche erano molto usate sia perché non c'era sempre acqua potabile, sia perché venivano considerate come degli alimenti e spesso si usavano per cucinare assieme alle spezie, uova o formaggio.
Inoltre nel Medioevo, grazie all'introduzione delle tecniche di distillazione, iniziarono a diffondersi l'acquavite e i liquori.
di Francesca Barzanti, pubblicato il 13/04/2019