Farinata di ceci: conoscete la golosa focaccia originaria della Liguria?
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Cari buongustai avete mai provato la deliziosa farinata di ceci? La gustosa focaccia ligure a base di farina di ceci, acqua, sale e olio extravergine di oliva.
La farinata di ceci oggi è diffusa anche in Piemonte e Toscana, dove si chiama cecina, ed è uno degli street food più antichi. Pensate che a Genova ancora esistono le sciamadde: i tipici locali che, in barba ai moderni fast food, vendono non solo la farinata cotta nel forno a legna, ma anche torte salate, frittelle e dolci.
La storia
Le origini della farinata sono molto antiche e mescolano storia e leggenda. Nata come piatto povero, la focaccia era preparata con la farina di ceci poiché quella di grano era considerata un lusso.
I soldati in particolare mettevano un impasto di farina di ceci e acqua nei propri scudi e poi lo facevano cuocere al sole per ottenere la gustosa pietanza.
Proprio questo dettaglio ha dato vita a diverse leggende che fanno riferimento alle Repubbliche Marinare di Pisa e di Genova.
Una teoria fa risalire la farinata al 1005 quando alcune navi arabe giunsero fino a Pisa, approfittando dell'assenza della flotta impegnata a difendere le coste calabresi dai saraceni.
Gli arabi erano alla ricerca dell'oro accumulato dai pisani e misero la città a ferro e fuoco; ma l'eroina pisana Kinzica de' Sismondi riuscì ad avvisare in tempo i cittadini che, per difendersi, gettarono dalle finestre tutto quello che potevano inclusi sacchi di ceci e olio bollente gridando: "Volevate l'oro, brutti sudici? Eccovelo!".
La mattina dopo gli arabi erano stati cacciati e l'olio si era mescolato ai ceci creando una pappa informe che si stava asciugando al sole. Così i pisani, spinti dalla fame, raccolsero il composto e lo mangiarono scoprendolo davvero gustoso!
Nacque così il "doratino": una focaccina rotonda piena di farina di ceci che ancora oggi si gusta a Pisa.
Un'altra leggenda fa invece riferimento alla battaglia di Meloria del 1284 quando Genova sconfisse Pisa. Le galee dei genovesi erano piene di barilotti d'olio e di sacchi di ceci che, durante una tempesta, si mescolarono all'acqua salata.
Così i marinai rimasero senza provviste e, presi dalla fame, provarono a mangiare la poltiglia di ceci, olio e acqua salata che nel frattempo si era asciugata al sole diventando una specie di frittella.
I genovesi trovarono l'insolita pietanza talmente gustosa che, tornati a terra, decisero di preparare nuovamente la frittella di ceci cuocendola al forno e chiamandola "l'oro di Pisa".
La diffusione della farinata
In Liguria viene chiamata "farinata", a Pisa "cecina", a Livorno "torta di ceci" e a Massa e Carrara "calda calda"; ma la golosa delizia col tempo si è diffusa anche in altre regioni arrivando addirittura oltre confine.
Così oggi la farinata si trova anche in Piemonte, dove viene chiamata "belécauda", in Francia, dove si chiama "socca" o "cade", in Sardegna, col nome di "fainé", nella provincia di Ferrara, dove fu importata da un cuoco genovese ed è chiamata "padellata di ceci", e addirittura in Argentina e in Uruguay dove è conosciuta come "fainà".
di Francesca Barzanti, pubblicato il 07/07/2019