FOOD dal cucchiaio al mondo: fino all'8 novembre al MAXXI di Roma
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Ogni anno in tutto il mondo un terzo del cibo prodotto va sprecato o perso; le perdite e gli sprechi equivalgono a 680 miliardi di dollari nei paesi industrializzati e 310 miliardi nei paesi in via di sviluppo.
Ogni giorno a Mumbai 4.000 persone chiamate dabbawala consegnano 160.000 pranzi cucinati in casa da mogli e madri per i lavoratori della città. Ci sono architetti che hanno progettato arnie per la città e artisti che hanno fatto della condivisione del cibo una forma di arte; maestri dell'architettura del Novecento che hanno progettato città ideali dove urbanità e agricoltura si integrano e studi contemporanei che hanno disegnato mercati ortofrutticoli che si trasformano in spazi per eventi.
Ogni giorno le questioni legate al cibo e alla nutrizione hanno un impatto sullo "spazio vitale" delle persone, a partire dall'ambito domestico fino a influenzare l'equilibrio del pianeta.
Questi temi vengono affrontati dalla mostra "FOOD dal cucchiaio al mondo" che vi aspetta al MAXXI di Roma fino all'8 novembre.
Un grande progetto che coinvolge circa 2.500 metri quadri di spazi espositivi che il MAXXI dedica alla dimensione sociale del cibo nell'anno di EXPO Milano 2015, realizzato in collaborazione con l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura (FAO) e con il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP).
Più di 50 opere di artisti, architetti, designer e fotografi vi accompagnano alla scoperta di come produzione, trasporto, stoccaggio, distribuzione, consumo, smaltimento e spreco dei prodotti alimentari siano fattori essenziali nella produzione e nella forma dello spazio.
"FOOD dal cucchiaio al mondo" racconta visioni, tradizioni ed esperienze diverse presentando progetti architettonici, storie e opere d'arte.
La mostra si apre con la Cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso Terrestre del Domenichino, per passare alla Chashitsu, la camera per la cerimonia giapponese del tè ricostruita in dimensioni reali, alle immagini della celebre performance Pig Roast realizzata a New York nel 1971 da Gordon Matta-Clark e quelle di Honigpumpe am Arbeitsplatz di Joseph Beuys, esposta nel 1977 a Documenta; dai progetti di città ideali di Le Corbusier, Frank Lloyd Wright e Ignazio Gardella alla surreale installazione Giant Mushroom di Carsten Holler; dalla prima cucina moderna progettata nel 1926 a Francoforte e a quella ipercontemporanea dello studio Snøhetta per lo chef americano Thomas Keller; dalla ricostruzione della White Limousine, il ristorante mobile dei giapponesi Atelier Bow-Wow al cibo degli astronauti.
Per maggiori informazioni:
http://www.fondazionemaxxi.it/events/food-dal-cucchiaio-al-mondo
di Francesca Barzanti, pubblicato il 18/07/2015