A Casola Valsenio i primi due weekend di ottobre arriva la Festa dei Frutti Dimenticati e del Marrone
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Nel paese collinare di Casola Valsenio (RA), che si fregia del titolo di "Paese delle Erbe e dei Frutti Dimenticati", le antiche tradizioni contadine locali di coltivazione delle piante si esprimono anche nella salvaguardia di alberi da frutto di varietà ormai abbandonate o uscite di produzione.
A questi frutti dimenticati Casola Valsenio dedica un doppio originale appuntamento autunnale: la Festa dei Frutti Dimenticati (arrivata addirittura alla 27esima edizione!) e del Marrone di Casola Valsenio, in programma nei weekend 7-8 e 14-15 ottobre.
Nel doppio fine settimana ad animare l'evento ci saranno: vari punti ristoro con specialità autunnali e a base di marroni e frutti dimenticati, mercato dei Presidi Slow Food e dei frutti dimenticati, degustazioni di frutti e vini, mostre, laboratori, esposizione di animali dimenticati, dimostrazioni di cucina, spettacoli di strada per grandi e piccini.
Piante spontanee o coltivate negli orti e nei frutteti di casa per il consumo domestico fin dal tardo Medioevo, i frutti dimenticati sono caratteristici della stagione autunnale e rappresentavano una preziosa scorta di cibo da conservare con cura per l'inverno.
Potrete così scoprire e degustare giuggiole, pere spadone, corniole, nespole, mele cotogne, corbezzoli, azzeruole, sorbe, pere volpine, uva spina, senza dimenticare noci, nocciole, melagrane e ovviamente i Marroni.
Durante la festa inoltre si svolge un concorso di marmellate e uno di dolci al Marrone, mentre i ristoranti della zona propongono per tutto l'autunno la "Cucina ai frutti dimenticati" con piatti come la salsa di rovo e di gelso, le composte di corniole e di cotogne, la torta di mele selvatiche e i dessert con protagoniste le pere volpine, le castagne, l'alkermes, il vino e il formaggio.
Un gruppo di frutti dimenticati inoltre serve per preparare un antico piatto tipico, il "migliaccio", che richiede mele cotogne, pere volpine, mele gialle, cioccolato, pane, raffermo grattugiato, canditi, riso e, secondo l'antica ricetta, sangue di maiale in aggiunta.
Per maggiori informazioni:
http://www.terredifaenza.it/eventi_proposte/eventi/ev_sagre/pagina349-081.html
di Francesca Barzanti, pubblicato il 19/09/2017